Collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea - risultato selezione per autore

Genova, 1924

Lisetta Carmi nasce a Genova nel 1924. Agli inizi degli anni Sessanta abbandona una avviata carriera da pianista e si affaccia alla fotografia realizzando i primi reportage nella sua città natale: L'Italsider del 1962, una serie di scatti di cantieri e degli interni delle acciaierie; Genova Porto del 1964, che testimonia con particolare attenzione la difficile situazione dei portuali; Erotismo e autoritarismo a Staglieno del 1966, dedicato al fascino del cimitero monumentale del quartiere genovese. Nel 1964 un amico la invita a festeggiare il primo dell'anno nel ghetto ebraico di Genova, in quella Via del Campo abitata da travestiti, omosessuali ed emarginati trova un nuovo habitat in cui far prosperare la sua arte e per ben sei anni divenne una presenza fissa in quella strada cantata anche dal concittadino Fabrizio De André. Nel 1972 esce il libro fotografico I Travestiti, il volume veniva venduto quasi clandestinamente dalle poche librerie che avevano avuto il coraggio di metterlo in commercio. Era considerato un libro offensivo e sconcio e molti si scagliarono contro un'opera che appariva ai loro occhi tanto scioccante. Non mancarono però gli intellettuali decisi a supportare il lavoro della Carmi: nomi importanti come Alberto Moravia e Dacia Maraini ma soprattutto Barbara Alberti, che fu fondamentale per salvare le foto della Carmi da un perenne oblio. Nel 1966 l'intenso lavoro dedicato a Ezra Pound le valse il prestigioso Premio Niépce per l'Italia. Fotografa in seguito i suoi viaggi in tutto il mondo: Israele, America Latina, India, Afghanistan, Pakistan e Nepal. Nel 1979 si avvicina alla meditazione sulle vette dell'Himalaya e torna in Italia per fondare un ashram. La Valle d'Itria in Puglia ospitò così il primo luogo dedicato alla meditazione in Europa. Quando l'ashram divenne una fondazione Lisetta lo aveva già lasciato. Collabora con l'ex allievo Paolo Ferreri nell'esperienza del Centro Studi Assenza di Milano, e sei anni dopo lascia anche questo progetto per inseguire, come sempre, il sogno di una completa libertà.

Fonte: https://youmanist.it/categories/fotografia/lisetta-carmi-fotografia-realta (2020/04)