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Antonioni, Michelangelo

Ferrara, 29/09/1916 - Roma, 30/07/2007

Michelangelo Antonioni nasce a Ferrara il 29 settembre 1912. Nel 1935 si laurea in Economia e Commercio presso l'Università di Bologna. Si avvicina al mondo dello spettacolo creando una compagnia studentesca che mette in scena i suoi testi. Nel 1940 si trasferisce a Roma, dove diventa il redattore della rivista "Cinema", che lascia dopo poco per divergenze politiche col segretario del direttore, secondogenito del Duce. Si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia, ma frequenta solo un semestre perché chiamato alle armi. Durante il servizio militare partecipa alla stesura di "Un pilota ritorna" di Roberto Rossellini, e nel 1942 ottiene un contratto con la Scalera Film, come sceneggiatore e aiuto regista di Enrico Fulchignoni. Stringe amicizia con l'anziano operatore Ubaldo Arata, che lo stimola a compiere esperimenti inconsueti con la macchina da presa e convince Scalera a mandarlo in Francia come coregista di Marcel Carné. Tornato in Italia prima della fine della lavorazione del film gira il suo primo cortometraggio: Gente del Po, le cui riprese vengono interrotte a causa della guerra e le pellicole abbandonate, parte delle quali si deteriora; nel 1947 il materiale rimasto verrà montato. Seguono altri documentari: uno nel '48 N.U. (Nettezza urbana) che vince il Nastro d'Argento, e tre nel '49: L'amorosa menzogna, sui divi dei fotoromanzi; Superstizione, girato a Camerino, sulle pratiche stregonesche; Sette canne un vestito, sul rayon ed il modo di ottenerlo a partire dalla canna. Nel 1950 gira Cronaca di un amore, il suo primo lungometraggio. Negli anni in cui il cinema neorealista è interessato prevalentemente a temi come dopoguerra e povertà, Antonioni ha il coraggio di uscire dagli schemi: il suo film è un dramma d'amore nell'ambiente dell'alta borghesia, e mostra la profonda trasformazione che l'Italia subisce in quegli anni. La distribuzione del film si interrompe dopo pochi mesi per il fallimento della società che lo distribuisce, ma l'opera viene comunque notata. Nel 1952 Antonioni gira I vinti con l'intenzione di raccontare in tre episodi, tre delitti compiuti da giovani, ma senza appesantire la narrazione con tematiche moralistiche e cattoliche, come preteso dai produttori, con i quali si scontra la laicità del regista, raggiungendo compromessi che non accontentano nessuno. Il film risulta discontinuo, anche per i tagli operati dalla censura, che stravolge un episodio perché i due protagonisti sono omosessuali. Contemporaneamente prepara la sceneggiatura de La signora senza camelie. Il soggetto del film era stato costruito pensando alla Lollobrigida, che però se ne va dopo un solo giorno di riprese, e viene sostituita da Lucia Bosè costringendo Antonioni a fare cambiamenti in corso d'opera: il film, nato come opera satirica, diventa drammatico. Nel 1957 realizza Il grido, il cui Il successo iniziale è scarso poichè giudicato frammentario, freddo e formalista dalla critica italiana; ma in Francia è considerato un capolavoro. Nei primi anni 60 realizza L'avventura, La notte, L'eclisse e nel 1964 Deserto rosso, primo suo film a colori e primo film in cui si trattano problemi legati all'ecologia. Questi ultimi film, interpretati dall'allora sua compagna Monica Vitti, costituiscono la tetralogia del viaggio analitico attraverso la malattia dei sentimenti e lo consacrano tra i dieci registi più importanti del mondo facendogli ottenere un contratto per tre film con la Metro Goldwin Mayer. Nel 1966 gira a Londra il suo primo film straniero, Blow Up; il secondo, Zabriskie Point, viene boicottato perché considerato un film contro l'America. Nel 1972 Antonioni torna alle origini e gira un altro documentario, Chung Kuo in Cina ma osteggiato dal governo cinese. Di nuovo in America, nel 1974, viene realizzato il terzo film per la MGM: Professione reporter. Il mistero di Oberwald può essere considerato il primo esempio di cinema elettronico della storia: Antonioni dipinge i fotogrammi attraverso un correttore, cambiando i colori in base all'effetto psicologico che vuole ottenere. In Identificazione di una donna, del 1982, per la prima volta firma da solo il montaggio, che risulta nervoso e spregiudicato. Per alcuni anni scrive racconti per Il corriere della Sera, e dipinge piccoli quadri poi presentati nella raccolta "Le montagne incantate" durante la Biennale del cinema di Venezia del 1983. Nel 1985 viene colpito da un ictus che lo priva della parola e lo costringe sulla sedia a rotelle. Dopo un periodo di inattività forzata nel 1989 torna al lavoro: con il materiale girato nel 1977 in India si presenta a Cannes il documentario Kumbha Mela. Nel 1994 torna al lungometraggio con Al di là delle nuvole. Nel 1995 riceve il Premio Oscar alla carriera. Nel 2004 è protagonista, con il Mosè di Michelangelo Buonarroti, del documentario Lo sguardo di Michelangelo. Nel 2005 gira Il filo pericoloso delle cose, scritto da Tonino Guerra. Muore a Roma nel 2007.

Fonte: http://www.michelangeloantonioni.it/ (2020/04)

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Antonioni, Michelangelo
[Vanessa Redgrave sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[David Hemmings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Sarah Miles e David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Vanessa Redgrave e John Castle sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Vanessa Redgrave e David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Vanessa Redgrave e David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Sarh Miles e David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Vanessa Redgrave e David Hemmings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Vanessa Redgrave e David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Vanessa Redgrave sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Sarah Miles sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Sarh Miles sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Vanessa Redgrave e David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[David Hammings sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Modelle sul set di Blow-Up]
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Antonioni, Michelangelo
[Set di Blow-Up]