Hans Van der Meer nasce a Leimuden nel 1955. Studia fotografia presso MTS a L'Aia (1973-1976) e poi alla Rijksacademie voor Beeldende Kunsten di Amsterdam (1983-1986). Fotografa le strade di Budapest osservando situazioni di vita assurde nell'era comunista, poi pubblicate nell'album QUIRK OF FATE (Bert Bakker, 1987) presentato nel 1986 durante il festival culturale "Paesi Bassi in Ungheria" a Budapest. Nel 1987 la serie vince un premio nella categoria "Vita quotidiana" della World Press Photo. Nel 1988 pubblica un libro con fotografie d'archivio sul calcio: INTERLAND (Focus Publishers, 1988). Nel 1989 fotografa per tre settimane l'accademia di balletto Agrippina Vaganova di San Pietroburgo, inviato dall'Olanda Festival. Le fotografie sono state pubblicate nell'album GRAND PAS CLASSIQUE (Fragment, 1989), insieme a quelle della American School of Ballet di New York di Michaël Ferron. Dal 1991 al 1993 fotografa i lavoratori di varie fabbriche in Olanda indagando il linguaggio del corpo degli operai per mostrare che nella moderna società tecnologica l'espressione "lavoro" ha perso molto del suo significato originariamente fisico. Oltre 80 delle fotografie in bianco e nero sono state pubblicate nell'album WERK (De Verbeelding Publishers, 1993). Nel 1994-95 lavora su una serie di fotografie panoramiche in bianco e nero del traffico di Amsterdam, esposte nel 1995 al Fotofestival Naarden ed incluse nel libro AMSTERDAMS VERKEER / AMSTERDAM TRAFFIC (De Verbeelding Publishers 2000). Fotografa dal 1995 al 1998 partite di calcio amatoriale di bassa divisione come ricerca sul calcio nella sua forma originale, lontana da quella del calcio professionistico. La prima edizione dell'album HOLLANDSE VELDEN esce durante la Coppa del Mondo in Francia nel 1998, contemporaneamente le fotografie sono esposte per la prima volta all'Institut Néerlandais di Parigi. Nel 1999 è invitato dal Centro Português de Fotografia di Porto a realizzare fotografie panoramiche della città di Porto; nello stesso anno lavora per il mensile di calcio JOHAN, per il quale fotografa partite di calcio amatoriali in Europa, e viene incaricato per il progetto City-bike a Pechino. In questi anni inizia ad affiancare l'uso de video a quello della fotografia.
Nel 2000 fonda la rivista Useful Photography, con Hans Aarsman, Claudie de Cleen, Julian Germain ed Erik Kessels. Viene invitato dal Japan Fest a partecipare nel 2001 al progetto European Eyes on Japan per il quale realizza una serie di ritratti di persone locali fotografate a distanza, in località della prefettura di Okayama; nello stesso anno esce KEEPERS (editori De Verbeelding, 1999), 38 fotografie a colori di portieri, e pubblica una rubrica fotografica settimanale su de Volkskrant sugli sport ricreativi nei Paesi Bassi. Nel giugno del 2002 viene invitato da KesselsKramer a fotografare L'ALTRA FINALE: la preparazione e il gioco tra i due paesi in basso nella classifica Fifa che si disputava in Bhutan lo stesso giorno della finale della Coppa del Mondo in Giappone. Nel settembre del 2002 viaggia negli Stati Uniti, commissionato da Pieter van Huystee Film-production / Arts & Ex's Foundation, per lavorare su GO WEST YOUNG MAN, un progetto sugli ampi paesaggi americani con in lontananza cowboy a cavallo. Nel 2003 viene invitato dalla società calcistica Hertha BSC e dall'International a Berlino per lavorare sul calcio amatoriale nel Brandeburgo. Nel 2004 è invitato dal curatore Martin Parr a partecipare al festival Les Rencontres d'Arles Photographie con HOLLANDSE VELDEN / DUTCH FIELDS, il video Flemish Fields e il nuovo lavoro commissionato Foot en Provençe. La Silo Gallery in collaborazione con il Centro Português de Fotografia di Porto gli commissiona un lavoro sul calcio amatoriale a Porto: Campo de Futbol, che viene esposto a Norteshopping durante Euro-2004; il National Museum of Photography, Film & Television a Bradford gli commissiona un lavoro sul calcio amatoriale nell'area di Bradford. Nel 2006 pubblica CAMPI EUROPEI Il panorama del calcio della Lower League (SteidlMACK, Londra 2006), 85 fotografie a colori del calcio amatoriale realizzate in ventidue paesi europei. Nel 2008 viene organizzata la retrospettiva WORK & PLAY presso Camera Austria alla Kunsthaus di Graz. Nel 2010 l'istituto fotografico olandese (Nfi) acquisisce HOLLANDSE VELDEN / DUTCH FIELDS. Nel 2011 gli viene commissionata dal quotidiano olandese de Volkskrant la rubrica mensile "Het raadsel Nederland" in cui, con lo stile ironico delle sue foto, descrive come sono nati i Paesi Bassi con cui tutti hanno familiarità ma che non hanno mai visto prima. Nello stesso anno inizia a insegnare fotografia documentaria alla Royal Academy of Art di L'Aia (KABK). Nel 2014 viene esposto al Rijksmuseum di Amsterdam il suo lavoro sulla zona di confine tra Paesi Bassi e Belgio NEDERLAND-BELGIË, commissionatogli dal museo. Nel 2016 espone De Koe (The Cow) al Fries Museum di Leeuwarden.
Fonte: http://www.hansvandermeer.nl (2020/04)
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