Autore 

Pedone, Marcella

Roma, 1919

Marcella Pedone nasce a Roma il 27 aprile 1919. Di famiglia toscana ma milanese d’adozione, Marcella Pedone è uno spirito libero e curioso, viaggia moltissimo, soprattutto in nord Europa e in Germania, dove acquista la sua prima macchina fotografica, una Rolleiflex. Sola, prima in auto e poi a bordo della inseparabile roulotte, Marcella Pedone percorre l’Italia in un arco temporale che parte dal dopoguerra ed arriva agli anni più recenti, componendo una biografia per immagini in cui natura, società, ambiente, feste, tradizioni, documentano la trasformazione del Paese da società agricola a realtà industriale. Racconta innanzitutto un’Italia minore, ai cui riti collettivi riconosce un forte valore identitario: la sua descrizione delle manifestazioni legate alla cultura popolare, che osserva con attenzione etnografica, costituisce spesso l’ultima testimonianza di usanze ormai scomparse. Si è inerpicata fino in cima all’Etna, ha scalato le cave di marmo della Toscana, ha documentato l’ultima mattanza di tonno in Sicilia e il lavoro nelle risaie del Nord, l’alluvione del Friuli del 1965 e una delle ultime apparizioni di Enrico Mattei.
In Germania organizza nelle Università popolari serali, le Volkshochschulen, proiezioni dei propri scatti accompagnate da canti popolari, che presentano al pubblico tedesco un’Italia in gran parte sconosciuta: un paese prevalentemente preindustriale in via di trasformazione. Il successo le regala una discreta notorietà e la collaborazione con la più importante agenzia fotografica tedesca: la Bavaria.
Tornata in Italia, avvia una collaborazione con Ferrania, che le affida la sperimentazione e la promozione della sua pellicola a colori: fotografica ma anche cinematografica in 16 mm, che lei testa in diverse condizioni di luce. Dotata di una cinepresa Bell&Howell e libera nella scelta dei soggetti, Marcella Pedone entra in quegli anni nel mondo prettamente maschile della produzione documentaria. In seguito al fallimento dell’azienda avvia una carriera autonoma. Priva del sostegno economico e produttivo di grandi aziende, si ritaglia un proprio spazio nel settore dell’editoria divulgativa e scolastica, creando una fornitissima banca di immagini, in cui fosse possibile scegliere i migliori soggetti per i vari prodotti editoriali.
Il suo lavoro si distingue nel settore per l’attitudine documentaristica, la preparazione rigorosa, lo sguardo antropologico.
Nel 2017 Marcella Pedone ha donato al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano la sua banca immagini di 170.000 scatti accumulati in oltre cinquanta anni di attività, insieme alle macchine fotografiche Rolleiflex, Hasselblad, Mamya e Nikon utilizzate per produrli.

fonte: https://www.museoscienza.org/it/collezioni/marcella-pedone e https://www.corriere.it/cronache/20_febbraio_23/01-interni-t14txcorriere-web-sezioni-3c9666b8-567b-11ea-b447-d9646dbdb12a.shtml (2020/07)

IMMAGINI da 1 a 2
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Pedone, Marcella
Italian riviera
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Pedone, Marcella
Piazza di Sulmona