Andrea Abati si occupa attivamente di fotografia dal 1975. Fotografo professionista, ricercatore, docente e operatore culturale, nel 1978 è uno dei fondatori dei Centro Dryphoto di Prato, il centro di ricerca sull'immagine riprodotta meccanicamente diventato un importante punto di riferimento internazionale per la fotografia d'autore. È profondamente coinvolto da molti anni nelle problematiche della fotografia di paesaggio contemporanea sia come autore che come organizzatore, in iniziative italiane ed europee. Autore di spicco della tendenza chiamata Fotografia italiana di paesaggio, interpreta la fotografia di paesaggio come un insieme di segni, di tentativi dell'essere umano di cercare un equilibrio con il naturale, con la profondità della mente e con l'anima. Il paesaggio non è mai proposto nei suoi aspetti estetici o come fondale, ma si caratterizza sempre per l'intervento dell'uomo che rimane il principale protagonista dell'immagine. Questa rimarrà una costante nell'evoluzione della sua fotografia che andrà sempre più incontro a temi di natura sociale, come l'infanzia abbandonata, il disagio mentale, l'immigrazione. Punto di partenza del suo lavoro sono l'analisi delle trasformazioni del paesaggio architettonico industriale, l'osservazione simbolica della natura antropizzata, l'attenzione all'avvicendarsi delle genti e al mutamento del tessuto sociale della città attraverso un uso della fotografia come strumento di conoscenza e di relazione tra il sé e il mondo. Per l'artista abbandonare il concetto di opera e pensare di innescare pratiche artistiche nella sfera pubblica, può in certi momenti diventare prioritario. Accanto a una feconda attività espositiva ed editoriale, insegna da sempre fotografia e ha svolto, nell'ambito delle attività del Dipartimento salute mentale dalla ASL di Prato, un lavoro di recupero e terapia attraverso l'uso della fotografia come strumento di relazione con se stessi e fra sé e il mondo circostante. Vive e lavora a Prato, dal 2008 si occupa anche di video.
Luigi Ghirri, Gianni Leone, Enzo Velati (a cura di), Viaggio in Italia, Il Quadrante, Alessandria 1984
Un'Idea del Paesaggio: la Via Emilia, Rimini 1986
Giulio Bizzarri e Luigi Ghirri (a cura di), Giardini d'Europa, Essegi, Ravenna 1988
Andrea Abati, Attraverso i villaggi, Dryphoto, Prato 1988
Andrea Abati: fotografie, Edizione d'Arte per Dryphoto, Prato 1989
Paolo Costantini, Italo Zannier (a cura di), L'insistenza dello sguardo. Fotografie italiane 1839-1989, Alinari, Firenze 1989
Mesiac Fotografie, Bratislava 1994
Andrea Abati, Il luogo del sogno, Comune di Prato 1995
Achille Sacconi, Roberta Valtorta (a cura di), 1987-97 Archivio dello Spazio. Dieci anni di fotografia italiana sul territorio della Provincia di Milano, ArtE&, Tavagnacco (Ud) 1997
On Board, Arona 1997
Fotografia e arte in Italia, Baldini & Castoldi, Milano 1998
Le Arti della Fotografia, Leonardo Arte, Milano 1998
Infanzia in Attesa, Manent, Firenze 1998
Paesaggi Italiani, Bassilichi edizioni, Firenze 1998
Filippo Maggia (a cura di), Da Guarene all'Etna, via mare, via terra, Baldini &Castoldi, Milano 1999
Das Jahrhundert der Photographie, Electa, Milano 1999
Paesaggi fluttuanti, Edizioni Charta, Milano 2000
R. Valtorta (a cura di), Il Museo, le collezioni, catalogo della mostra, Tranchida, Milano 2004
fonte: http://www.andreaabati.it/biografia/ (2019/12)
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