La serie "Lockdown in Valle d'Aosta", realizzata da Mattia Paladini nel 2020, è stata selezionata nell'ambito del bando REFOCUS #1. Open call fotografica sul territorio italiano all'epoca del lockdown, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura (allora MiBACT) in collaborazione con Triennale Milano e Museo di Fotografia Contemporanea nell'aprile - giugno 2020. La call aveva l'obiettivo di individuare 20 progetti fotografici realizzati da artisti under 40 durante l'emergenza sanitaria di Covid-19. Il progetto solleva l'attenzione sulla "rimessa a fuoco" della realtà, in seguito agli effetti che il confinamento ha avuto sulle coordinate spazio-temporali del vivere quotidiano e come questo abbia indirettamente trasformato la percezione della realtà stessa. "In due mesi il SARS-COV-2 dalla Cina ha raggiunto l'Europa e poi tutto il Mondo. Sabato 21 Marzo l'Italia entra completamente nella fase di Lockdown serrato fino al 3 Maggio 2020. La Val d'Aosta arroccata sulle sue montagne, è un luogo impervio e difficile, con la densità di popolazione più bassa d'Italia, 38 abitanti per chilometro quadrato, che al termine della "fase 1" conta 11.421 casi positivi e 38 decessi per COVID-19. Da millenni la Vallée d'Aoste è zona di transito e via di comunicazione con i paesi oltralpe grazie a due valichi Alpini antichissimi e due più moderni trafori. Il Colle del Piccolo San Bernardo situato a 2.188m è corridoio naturale tra Francia e Italia. Nel 1715 i pastori valdostani eressero una barriera sanitaria per proteggersi dall'epidemia che stava imperversando la Savoia. Il passo del Grand San Bernardo apre un passaggio verso la Svizzera a 2.473m, incastonato tra il Grand Combin e il Massiccio del Monte Bianco, è tappa della via Francigena che per secoli ha visto pellegrini e crociati procedere verso Roma e verso i porti per la Terra Santa. Durante le epidemie di peste (XVI, XVII) e quelle di tifo colera, gli abitanti del luogo eressero posti di blocco per evitare il transito dei contagiati. Le Alpi fungono da vero e proprio scudo per questa Valle, qui la natura raggiunge forme e bellezze incontaminate, ma come noi esseri umani, anche il nostro pianeta sta soffrendo. I ghiacciai Alpini appaiono feriti e stremati in attesa della loro scomparsa. Nei mesi di lockdown la flora e la fauna si sono mostrate fin dentro le zone più antropizzate, mentre noi restavamo chiusi nelle nostre abitazioni e nelle nostre preoccupazioni. Siamo stati esclusi dalla Terra, che ha potuto respirare la sua innata libertà. La quarantena ha mostrato i limiti del nostro modo di vivere contemporaneo, l'idea che l'uomo ha modificato e sfruttato troppo il nostro habitat naturale." (Mattia Paladini) (fonte: comunicazione autore, 2021, questionario artisti) ----------------------------------- "Lockdown in Valle d'Aosta" documenta i confini visibili e invisibili, territoriali e mentali, che si generano nel momento in cui la libertà di spostamento è impedita dall'epidemia di Covid-19. Le fotografie sono realizzate lungo le frontiere della Valle d'Aosta, regione che per secoli ha visto transitare persone e popolazioni attraverso le sue montagne, mettendo i suoi abitanti in contatto con culture differenti. Per l'autore "le frontiere tra Italia, Francia e Svizzera assomigliano a monumenti abbandonati, sospesi nel tempo e nello spazio. Il Monte Bianco, con i suoi ghiacciai malati, è lo specchio dell'epoca climatica contemporanea. Il silenzio invita alla riflessione e all'osservazione di quello che ci circonda". (fonte: Almanac of Suspension, p. 344)
Mattia Paladini (Ivrea 1988) vive da sempre in Valle d'Aosta, regione alpina le cui montagne e atmosfere hanno determinato il suo modo di concepire la fotografia, focalizzando il suo lavoro sui sentimenti umani in relazione al paesaggio naturale. La ... SCHEDA AUTORE
Il fondo REFOCUS è costituito dalle stampe realizzate da quaranta giovani fotografi, individuati tramite selezione pubblica, che hanno saputo interpretare esperienze, situazioni e stati d'animo durante i mesi della pandemia da Covid-19. Le immagini r... SCHEDA FONDO