Refocus2: Redeo. Italia del post-lockdown - Pandemia: covid-19 - Appennino tosco-emiliano - Casa di riposo (RSA): Redeo, comunità terapeutica per disturbi psichiatrici - Interno - Ritratto femminile: donna sdraiata su un divano, ospite
La serie "Redeo", realizzata da Giorgio Orazio Salimeni nel 2020, è stata selezionata nell'ambito del bando REFOCUS #2, open call per progetti fotografici nell'Italia del post-lockdown, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura (allora MiBACT) in collaborazione con Triennale Milano e Museo di Fotografia Contemporanea nel settembre - novembre 2020. La call aveva l'obiettivo di individuare 20 progetti fotografici di artisti under 40 tesi a narrare l'Italia nel periodo post-lockdown, inteso nel senso più ampio di una condizione che, a partire dall'emergenza sanitaria, attraversasse l'attualità per proiettarsi verso un futuro anche lontano. "Questa serie è stata scattata durante la prima fase di riapertura dell'Italia successivamente al lockdown imposto da Febbraio a Giugno 2020. Ritrae alcuni ospiti di una comunità terapeutica sperimentale chiamata Redeo, situata all'interno di una Rsa dell'Appennino Tosco-Emiliano." (Giorgio Salimeni) (fonte: comunicazione autore, 2021, questionario artisti) ----------------------------------- "Redeo, verbo intransitivo anomalo: fare ritorno. "Redeo" è il nome di una comunità terapeutica sperimentale per soggetti con disturbi psichiatrici di bassa e media intensità, nata nel 2017 all'interno di una casa di riposo sull'appennino toscano. Per diversi anni ho lavorato come fisioterapista dentro strutture residenziali per anziani e subito dopo la fase acuta della pandemia ho deciso di farvi ritorno. Così, per caso e per fortuna, ho conosciuto Antonella, Massimo, Luigi, Francesca e tutti gli altri ospiti della comunità; persone deboli che hanno subito fortemente le restrizioni della prima fase. È stato naturale trascorrere parte della mia libertà estiva con loro, riempire insieme alcune delle nostre giornate e condividere attimi di apparente "normalità". Queste immagini sono state scattate nei mesi di riapertura compresi tra luglio e ottobre 2020. Oggi la comunità è nuovamente chiusa a visite esterne." (Giorgio Salimeni) (fonte: http://www.mufoco.org/call-refocus-2/ consultazione 2021/11/12) ----------------------------------- "Redeo" si concentra sul rapporto maturato dall'autore con alcuni ospiti di una comunità terapeutica sperimentale per soggetti con disturbi psichiatrici di bassa e media intensità, all'interno di una casa di riposo sull'appennino toscano, dove egli ha deciso di tornare a lavorare immediatamente dopo l'allentamento delle misure di confinamento. Redeo - il nome di questa comunità - è un verbo latino intransitivo anomalo che indica il 'fare ritorno', concetto che nel post-lockdown può aprirsi a una moltitudine di significati. Gli ospiti del centro, protagonisti del reportage di Salimeni, sono tra le persone che hanno subito i contraccolpi più duri della pandemia, anche a causa delle limitazioni delle visite esterne. (fonte: Almanac of Suspension, p. 350)
Giorgio Orazio Salimeni (Catania 1990). Cresciuto in Sicilia, dopo la laurea nel 2012 inizia a lavorare come fisioterapista ed entra a stretto contatto con la condizione di fragilità fisica e mentale dell'essere umano. In questo contesto sviluppa l'i... SCHEDA AUTORE
Il fondo Refocus è costituito dalle stampe realizzate da quaranta giovani fotografi under 40, individuati tramite due open call promosse dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura, in collaborazione con il Mu... SCHEDA FONDO